fiolau

giovedì, maggio 29, 2008

Come promesso...foto degli after! scusate il ritardo!







martedì, maggio 20, 2008

Breve commento al concerto di Pordenone degli after

Oggi mi sono ricordata che non ho detto nulla a riguardo del concerto degli after..
dunque molto probabilmente non è stato il concerto degli after più bello a cui abbia mai assistito (dura superare il marcon di due anni fa!, ma è stato costruttivo comunque capire le nuovi direzioni del gruppo..
ammetto che quando ho visto palazzetto un paio di mesi fa ho pensato: -schifo!- ...in effetti la dimensione del palazzetto ha reso molto meno intimo il concerto degli after: a compensare tale mancanza c'è l'energia che i ragazzi mettono nel palco e la capacità di essere e dimostrarsi artisti.
manuel e compagni ci hanno regalato un concerto ricco di nuove canzoni quasi tutte ottime anche dal punto di vista del live (c'è qualche cosa da rivedere.. per esempio fasi un pò troppo lasciate andare alla tranquillità e ripetitività)..
fra le vecchie canzoni gli after rispolverano la verità che ricordavo, oppio, vopglio una pelle splendida, punto g, quello che non c'è, ballata, la sottile linea bianca, la fine è la più importante, la vedova bianca, non sono immaginario e altre (mi ero scritta un appunto delle old song sul cell che purtroppo ho perso...)
Stupende:
bye bye bombay (dietro la quale ci sono ricordi e ricordi affettivi che proprio non hanno prezzo!)
bungee jumping (cadere all'ingiù vedere da lì le cose al contrario... la tigre sarà la stabilità....)

tra le chicche: manuel che ti sorprende alle spalle con voglio una pella splendida e una cover dei buffalo springfield!

alla prossima after e alla prossima chaki chaki!
appena ce le ho carico qualche foto!

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lunedì, maggio 19, 2008

Laura che lavora: questo giro non è una barzelletta!



Dopo curricula sopra curricula e colloqui after colloqui... ho inziato a lavorare.. vediamo come va! io intanto ce la metto tutta come al solito!

martedì, maggio 06, 2008

Ce la farò mai?



Paura di guidare

di Laura Losi

Ti si spegne il motore proprio mentre sei ripartita allo scattare del verde, e dietro di te una folla di automobilisti inferociti ti aggredisce con un coro di clacson. Oppure arrivi a una rotonda e il distratto di turno non ti da’ la precedenza; ti fermi ad uno stop e la macchina dietro “arriva lunga”; ti fermi a una precedenza e non hai più il coraggio di infilarti tra una macchina e l’altra, sempre con dietro una fila interminabile di auto impazienti. Sono queste alcune delle situazioni più temute da chi ha paura di guidare.

L’Amaxofobia (paura di guidare) può essere legata a sè stessi (insicurezza alla guida) o agli altri (paura dell’incoscienza altrui o della reazione altrui alla nostra presunta incapacità).

La paura di guidare colpisce soprattutto le donne (64%), che spesso ne soffrono a causa di parenti e amici che tendono a ridicolizzarle mentre sono al volante o a causa della loro stessa diversità sessuale con tutti i pregiudizi che ne scaturiscono. Nel caso degli uomini (36%) è invece più frequente che questa fobia scaturisca da un evento traumatico (coinvolgimento di sè stessi o di persone care in incidenti stradali).

Nella forma più lieve questa paura si manifesta in uno stato di ansia e di angoscia nelle ore precedenti alla guida e in incubi prima e dopo. Si tende così a cercare scuse per non mettersi al volante, per farsi accompagnare da altre persone; si evita di prendere la macchina in situazioni particolarmente difficili e pericolose (nebbia, pioggia, neve). Ma si può arrivare a un rifiuto totale della guida o addirittura di prendere la patente.

Non c’è bisogno di ricordare quanto questo tipo di fobia possa risultare invalidante nella nostra società, sia a livello professionale, sia sociale. Chi arriva al punto di non riuscire più a guidare deve dipendere dagli altri o -peggio- dai mezzi pubblici, si preclude alcune possibilità lavorative, condiziona pesantemente la propria vita privata.

Che fare per vincere questa paura? La cosa migliore, come in molti altri casi, è affrontarla. All’inizio, guidando regolarmente più volte alla settimana, possibilmente da soli, in orari e luoghi poco trafficati e scegliendo ove possibile condizioni atmosferiche opportune. E’ importante non smettere mai di guidare per periodi prolungati, in modo da non caricare di ulteriori “ansie da prestazione” la prima uscita dopo la lunga pausa. Se nonostante tutto l’insicurezza rimane, si può pensare di prendere qualche lezione di guida con una persona fidata e paziente che ci infonda tranquillità e fiducia in noi stessi. Poi, quando subentrerà una certa sicurezza, si potranno affrontare piccoli tragitti anche di notte o nelle ore di punta.