fiolau

giovedì, dicembre 29, 2005

Bono

 

Ciao ragazzi!! Questo mese il numero di Rolling Stone in edicola dedica ben 10 pagine a Bono. Si tratta di un'intervista del fondadotore di Rolling Stone John S. Wenner che consiglio di non farsi sfuggire agli estimatori del mitico cantante irlandese. Si parla un po' di tutto, dalla musica all'impegno politico alla fede all'infanzia a Dublino ai rapporti con Bob Dylan, Rolling Stone... Un semplice assaggio: alla domanda "Where the streets have no name" ricorda l'accampamento in Etiopia [dove Bono è stato con la moglie nel 1985], Bono risponde: E' una sorta di componimento, strano e incompleto che fuori dal contesto africano non ha molto senso. Ma contiene un concetto molto potente: nel deserto incontri Dio. Nei periodi di carestia, nel fuoco e in mezzo alla corrente, scopri chi sei. Vuoi andare in quall'altro posto... dove le strade non hanno nome. Puoi chiamarlo "anima" o "immaginazione", il posto in cui riesci a sfiorare Dio. Non importa quanto faccia schifo uno show degli U2, possiamo star certi che è valso il prezzo del biglietto se suoniamo questa canzone. [...]Scrissi quelle cose su un sacchetto per il mal d'aereo della Air India e su dei pezzi di carta, seduto dentro una tenda a Ajibar, nell'Etiopia del nord.
Se bazzicate dalle parti di Roma, non perdetevi la mostra alla galleria LipanjePuntin con le foto che Anton Corbjin ha fatto agli U2 in questi anni. Se vi interessa il legame musica - immagine nel senso di fotografi (in questo caso fotografe) che sanno ben immortalare le star del rock vi segnalo i siti di caterina farassino e alice pedroletti.. niente britney, ma la sana scena indipendente italiana. Se siete feticisti, date un occhio alla pagina web dedicata al progetto "Feet me" nato dalla pazza mente di un fotografo tedesco che ha iniziato e continua a fotografare i piedi dei musicisti.
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