fiolau

giovedì, maggio 18, 2006

il triangolo della magia - 2a puntata

posto la seconda puntata del Romanzo di De Brown

L’angolo a sud del triangolo è Avignone.
Città esoterica in quanto simbolo di uno dei momenti più difficili della Chiesa.
La cattività avignonese è infatti il periodo che il pontefice e la sua corte trascorsero presso la città di Avignone, in Provenza, praticamente sotto il controllo della monarchia francese. Tale periodo va dal 1304 al 1377 e segna il primo tangibile manifestarsi del fallimento di una chiesa universale. Pochi anni dopo il ritorno del pontefice a Roma, si riproporrà nuovamente il distacco della Chiesa di Francia da quella di Roma (clero gallicano). Il Piccolo ed il Grande scisma testimonieranno tale divisione tra le varie Chiese nel continente europeo.
Inoltre la città si trova sul fiume Rhone. In realtà il fiume nell’antichità era chiamato Rone: è l’anagramma di Nero (ovvero Nerone in latino): Nerone è preso come simbolo dagli esoterici in quanto fu colui che incendiò Roma e, come noto, incolpò i cristiani dell’accaduto. Da quel momento le persecuzioni nei confronti dei cristiani diventarono sistematiche e feroci.

Il vertice nord del triangolo è Friburgo_in_Brisgovia, città al confine della Foresta Nera.
Anche qui è facile riscontrare tendenze esoteriche.
Il maggiore testimone di questa tendenza fu Erasmo da Rotterdam (Rotterdam, 27 ottobre 1469 - Basilea 12 luglio 1536), nome latinizzato di Geert Geertsz, insigne umanista olandese che visse in questa città.
L'anno di nascita non risulta da documenti certi e potrebbe anche essere il 1466. Figlio illegittimo di un prete, tale Roger Gerard, frequentò le severe scuole monastiche di Deventer e s'Hertogenbosch. Dopo la morte del padre, entrò nell'ordine agostiniano a Steyn, e fu ordinato prete nel 1492. Mentre prestava servizio presso il vescovo di Cambrai, iniziò lo studio della filosofia scolastica e del greco all'Università di Parigi. Trovando la vita religiosa poco congeniale al suo carattere, chiese e ottenne di essere dispensato dagli uffici sacri. La sua opera più importante fu l'Elogio della follia (1509), una satira della teologia scolastica, dell'immoralità del clero e della curia oltre ad un'esaltazione della follia del vero cristiano dedicante la sua vita alla fede.


Infine il vertice est, San Martino.
San Martino nacque a Sabaria, in Pannonia (corrispondente all'attuale Ungheria) nel 316-317, figlio di un tribuno militare e anche egli fu soldato già all'età di 15 anni. Diciottenne, dopo aver avuto una crisi mistica, ricevette il battesimo ad Amiens (Francia), dove egli - secondo la tradizione - avrebbe dato la prima prova di carità, dividendo il proprio mantello con un povero. All'episodio è legata la nascita dell'espressione "estate di San Martino", in quanto si verificò uno straordinario mutamento climatico, per cui l'inverno, fino ad allora rigidissimo, divenne estremamente mite. Abbandonato l'esercito, si stabilì a Poitiers, dove venne nominato dapprima esorcista, quindi sacerdote da Sant'Ilario. Dopo una serie di viaggi che lo portarono in Pannonia, a Milano, nell'isola di Gallinara e a Roma, si ritirò nelle vicinanze di Poitiers, fondando il primo monastero nel 361, mentre la sua popolarità cresceva continuamente. Nel 371 divenne vescovo di Tours e diffuse il cristianesimo nella Gallia occidentale; svolse infatti una straordinaria opera di evangelizzazione, che portò all'edificazione di un gran numero di chiese rurali e di monasteri, tra i quali quello di Marmoutier, che egli scelse quale sua residenza. Morto a Tours nel 397, la sua tomba divenne oggetto di molti pellegrinaggi e su di essa venne eretta una straordinaria basilica. La sua esistenza ci è nota grazie alla Vita di San Martino, composta dal suo discepolo Sulpicio Severo. E' considerato il patrono dei soldati e la sua festa si celebra l'11 novembre. Fu uno dei santi più popolari dell'Europa occidentale, tanto che molte chiese e parecchi comuni presero il suo nome.

Secondo quanto appena scritto, non sembra poter esser preso come simbolo di tradizioni occulte.
In realtà San Martino è l’anagramma di Trans Omnia (Attraverso ogni cosa). È un motto esoterico, in quanto sta a sottolineare la volontà di attraversare tutto, anche la morte, ovvero di sottrarsi al controllo divino. Questa è sempre stata una delle massime aspirazioni di coloro che non credono in Gesù e nella vita dopo la morte.

Questa tendenza è confermata anche nei nomi scelti per le vie: Alessandro Volta è il celebre inventore della pila ma anche autore di esperimenti con l’elettricità su cadaveri nel tentativo di ridare la vita.

Bisogna aggiungere la venerazione degli abitanti di San Martino per i gatti.
Nell'antico Egitto il gatto aveva un ruolo molto importante: era considerato sacro, e non si poteva ucciderlo; spesso chi ne uccideva uno veniva a sua volta privato della vita; molte volte alla sua morte, il gatto veniva mummificato e addirittura adorato. Bastit, dea dell'amore e della fertilità, la cui statua si trovava presso un cimitero di gatti, veniva rappresentata con il corpo da donna e la testa da gatto.
Anche in Thailandia e in Sud America il gatto era ritenuto sacro: vi sono tracce della sua venerazione già nell'arte precolombiana. Non così era nel medioevo, dove il gatto veniva spesso bruciato perché, per via della sua vita notturna, si pensava fosse imparentato col diavolo.

3 Commenti:

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